WE ARE PARENTS. UNITED WE STAND. DIVIDED WE FALL

E’ passato ormai un anno da quando i primi genitori iniziavano a capire che qualcosa era accaduto alle cellule dei loro figli.

Da quel luglio 2019, noi Genitori di tutta Europa, ci siamo “uniti” in gruppi Facebook nazionali per condividere informazioni e preoccupazioni e, soprattutto, capire in che modo poter agire in difesa del patrimonio genetico dei nostri figli.

Nei nostri animi, cari genitori, albergano le stesse emozioni e preoccupazioni, ogni giorno, da quasi 365 giorni. Forse non parliamo la stessa lingua, ma siamo custodi delle stesse pietre preziose: i nostri figli.

Sicuramente il percorso intrapreso non è stato facile e non è ancora finito. A volte abbiamo discusso, qualcuno ha preferito seguire una sua strada (a volte soluzioni apparentemente comode). Ma tutti siamo stati sempre mossi da un’unica forza che abbatte ogni confine territoriale: tutelare il patrimonio genetico dei nostri figli e garantire loro una ipotetica speranza futura.

È per i nostri figli, infatti, che abbiamo organizzato eventi, siamo andati a Varsavia, abbiamo partecipato a processi, abbiamo sentito autorità, siamo andati nell’ex laboratorio di Cryo Save AG di Plan De Ouates. Abbiamo ricostruito la storia dei Tanks mancanti e la vicenda della BIOSCKIN in Portogallo. Siamo andati in televisione, sui giornali e in radio. Abbiamo raccolto ed analizzato senza sosta documenti, abbiamo parlato con ex dipendenti e responsabili di vari livelli. Ci siamo confrontati, abbiamo studiato e mantenuto contatti con i nostri interlocutori, abbiamo anche posto delle domande all’ex CEO di Cryo Save AG.

Abbiamo modificato le condizioni dei contratti per tutelare al meglio i genitori. Abbiamo sempre condiviso le informazioni frutto del nostro impegno e lasciato i genitori liberi di scegliere il cammino da seguire pur sapendo che la possibilità di raggiungere un obiettivo deriva anche dall’essere in grado di proseguire uniti verso l’arrivo. Dopo lunghi e duri mesi di analisi, confronto e verifica di documenti provenienti dall’Italia, dal Portogallo, dalla Svizzera e da altri paesi europei, abbiamo compreso e condiviso molteplici aspetti di questa (per molti versi) incredibile vicenda.

Se tante sono le cose chiarite, molte altre sono ancora da ricostruire pienamente ed ogni volta, ogni singola novità, richiede ore di analisi e di valutazioni. Però, se oggi siamo ancora tutti seduti intorno ad un tavolo virtuale, il duro lavoro svolto acquista un valore inestimabile. Siamo la dimostrazione che con metodo e chiari obiettivi si è in grado di fare la differenza anche innanzi ad un clima governato dall’incertezza.

In questo momento, stiamo attraversando una fase importante del nostro percorso ed allo stesso tempo critica data la conflittualità degli interessi economici posti in gioco.

È ancora una volta nostro dovere tutelare i nostri figli non solo dagli interessi economici, ma anche dalla possibile mercificazione del loro materiale genetico e dei loro dati personali.

In qualità di genitori “attenti” non siamo interessati a conservare delle semplici sacche di plastica, ma il loro contenuto. Per questo motivo non abbiamo chiuso gli occhi e non ci siamo limitati ad attendere la conferma del ritrovamento delle sacche in un Tank. Abbiamo focalizzato il problema e compreso che, alla luce di quanto accaduto a Cryo Save AG, quello che dovevamo sapere (e che dobbiamo sapere oggi tutti noi) è se il materiale biologico contenuto in quelle sacche è vitale e corrisponde al DNA dei nostri figli.

Per farlo c’e un solo modo: affidarsi alla scienza.

Prima di firmare in nome e per conto dei nostri figli, dobbiamo necessariamente sapere se il default di Cryo Save AG (con il mancato regolare pagamento dei suoi fornitori come emerso anche durante le udienze di Ginevra) ha impattato sulla qualità e sulla conservazione del materiale biologico dei nostri figli.

Del resto, se quando firmiamo qualcosa in nostro nome ci pensiamo attentamente, quando ci viene chiesto di farlo in nome dei nostri figli e del loro patrimonio genetico, nulla deve e può essere lasciato al caso.

Per questo in questi mesi abbiamo organizzato le fasi dei test, recuperato i genitori “disponibili” e seguito tutte le indicazioni e procedure per avviare quei test i cui esiti saranno utili per tutti i genitori.

Ed oggi, siamo felici di potervi informare che abbiamo ricevuto le prime fotografie ed i dettagli del numero di aliquote presenti su ciascuna sacca. In questo modo, i primi genitori che si erano offerti, potranno valutare e decidere se confermare o meno la loro volontà di utilizzare le aliquote per effettuare i test di vitalità e/o di corrispondenza biologica.

Nelle prossime ore invieremo ai genitori interessati (N.B: quelli per i quali abbiamo ricevuto riscontro) una e-mail personale con le foto delle sacche dei loro figli con l’indicazione del numero delle aliquote e le dimensioni.

Questi primi genitori rivedranno – dopo anni – il materiale biologico dei loro figli. Sarà probabilmente un’emozione ed un salto indietro nel tempo: fino al giorno della nascita dei loro figli, quando le cellule erano state prelevate e inviate alla Cryo Save AG. Tanti ricordi e tante speranze.

Dai test tutti i genitori coinvolti potranno trarre delle informazioni essenziali:
1) in merito alla affidabilità della nostra controparte e alla sua capacità di portare a termine gli impegni assunti;
2) in merito alla qualità del materiale conservato. Sappiamo che se un Tank resta senza azoto, tutto il materiale al suo interno potrebbe aver subito danni in seguito a fenomeni di surriscaldamento. Viceversa, una non corrispondenza biologica del materiale rispetto al suo legittimo proprietario (i nostri figli), sarebbe motivo per indagare ulteriormente e verificare il sistema di gestione e classificazione delle sacche.

E non dimentichiamo che nel frattempo, le società interessate da questa vicenda, si fronteggiano nelle sedi giudiziarie a colpi di denunce, azioni, istanze. A breve arriveranno probabilmente informazioni anche dalla procedura di liquidazione della Cryo Save AG.

Innanzi alla prevedibile ed inevitabile conflittualità connessa agli interessi economici posti in gioco, noi genitori dei vari Paesi Europei abbiamo a disposizione un’elemento molto importante per cercare di tornare ad essere davvero protagonisti del futuro delle cellule dei nostri figli: proseguire uniti in questa ricerca comune di verità e di fiducia con la stessa tenacia e determinazione che ci ha sempre contraddistinto.

Noi siamo “i genitori” ed i nostri figli sono gli unici proprietari delle cellule che sono oggi (per certi versi) l’oggetto del contendere. Chi decide il presente ed il futuro di quel materiale, siamo solo noi e non altri. Questa è la nostra forza.

Per questo, cari Genitori, proseguiamo uniti per poter ottenere, condividere ed analizzare notizie, informazioni (anche non felici) e posizioni. Per queste ragioni invitiamo tutti i genitori europei (che ci seguono da mesi) ad unirsi ed accompagnarci in questo cammino.

Non condividiamo solo un problema, ma lavoriamo uniti per trovare una soluzione.

We are parents: United we stay, divided we fall!”

Pubblicato in News