CRYO SAVE SOSPESA LA PROCEDURA DI FALLIMENTO PER MANCANZA DI ATTIVO

Un ulteriore tassello di questo grande mosaico si sta per posizionare in modo definitivo.

L’ufficio dei fallimenti di Hofe – che gestiva il fallimento della Cryo Save AG – ha inviato ai creditori di Cryo Save AG un avviso ai sensi dell’art. 230 cpv. 2 della Legge federale sulla esecuzione ed il fallimento, in cui annuncia l’interruzione della procedura fallimentare di Cryo Save AG

L’articolo della norma svizzera prevede che “Se è prevedibile che la massa non sarà sufficiente per coprire le spese della procedura sommaria, il giudice del fallimento ordina, su istanza dell’ufficio dei fallimenti, la sospensione della procedura di fallimento. L’ufficio dei fallimenti pubblica la sospensione della procedura di fallimento. La pubblicazione avverte che la procedura sarà chiusa se entro dieci giorni nessun creditore ne chiederà la continuazione fornendo la garanzia richiesta per la quota di spese non coperte dalla massa“.

La Cryo save AG sarà probabilmente cancellata dal registro delle imprese nell’arco di tre mesi salvo che qualche creditore non sia disposto a corrispondere un importo che si aggira intorno ai 500 mila euro. Somma che difficilmente sarà messa a disposizione.

La conseguenza ovviamente è quella che avevamo previsto da tanto tempo: con la cancellazione di Cryo Save AG tutti i contratti in essere decadranno.

Questo vale per i contratti di backup e anche per i contratti che noi genitori avevamo stipulato a suo tempo con Cryo Save AG e con Salveo.

Viceversa gli atti di trasferimento da Cryo Save a terzi, effettuati nel corso degli anni, in mancanza di revocatorie, conserveranno  i loro effetti. Di riflesso, la proprietà dei Tanks trasferiti a Varsavia che contengono le cellule dei nostri figli resterà in capo alla Stiching Cryo Save.

Diversa appare la situazione per quei genitori che avevano sottoscritto con altre società  che per un certo periodo avevano conservato presso Cryo Save AG. I contratti stipulati dai genitori con quelle società terze saranno ancora validi, ma i contratti stipulati tra quelle società e la Cryo Save AG non avranno più efficacia. Le controparti contrattuali originali di quei genitori saranno tenute alla prestazione contrattuale di conservazione pagata e non dovrebbero far finta di nulla in quanto loro, a differenza di Cryo Save AG, non sono falliti ed un inadempimento, con conseguenti azioni risarcitorie, potrebbe anche portarli a quello stato.

Questa situazione conferma ancora una volta la coerenza della strada seguita da noi genitori italiani e basata sul buonsenso, sullo studio e sulla logica.

Ed è del tutto evidente che in questo quadro, acquista la sua rilevanza anche il contratto di backup.  Cosa sarebbe accaduto alle cellule se non fosse stato stipulato?  La risposta ci viene data oggi dal Tribunale di Hofe: no soldi = no azoto. No azoto = no cellule.

Per questa ragione non abbiamo mai sottovalutato la situazione e non abbiamo mai seguito la linea di chi diceva che le cellule dovevano rimanere in svizzera a Ginevra o in Belgio a Niel, di chi pensava che la soluzione era denunciare tutti per truffa, per violazione della privacy, e poi limitarsi ad aspettare l’arrivo di qualche super eroe in grado di decidere per noi. 

Noi abbiamo scelto di  non aspettare l’arrivo di qualche ipotetica autorità che ci spiegasse la situazione, ma siamo stati noi ad andare a cercare le informazioni per fare chiarezza.

In questi mesi abbiamo partecipato ai processi in svizzera ed abbiamo mantenuto contatti con molte persone e realtà per ottenere informazioni dirette e senza filtri: per capire gli eventi, ricostruire il mosaico e avere sempre la situazione sotto controllo.

Molti sono gli elementi ed informazioni che abbiamo recuperato e molti i punti chiariti confrontando documenti, dichiarazioni e tesi.

Non sfuggirà che il Tribunale di hofe ha anche indicato che “gran parte” del materiale biologico dei clienti cryo Save ag si trova presso la PBKM FamiCord e che per le informazioni su campioni e conservazione le famiglie devono contattare la società che li conserva. Nel provvedimento non viene viceversa citata la csg bio o la myriosph. Del resto, i nostri figli sono proprietari delle sacche e come ogni bene “materiale”  si trova necessariamete in un luogo fisico: nel laboratorio di Varsavia (si spera) della famicord dentro ad un tank (si spera) di proprietà di una fondazione (cryo save stiching) riconducibile alla myriosph.

Una volta che il contratto con Cryo Save non sarà più in essere è evidente che i genitori dovranno decidere come procedere con la conservazione. Per questo, con coerenza,  da mesi stiamo lavorando per valutare la possibilità di ricostruire quella fondamentale fiducia nella crioconservazione e poter valutare coerentemente la serietà di quella che potrà essere la nostra potenziale futura controparte contratutale.

Sono molte le banche e le società interessate che ci hanno contattato in questo anno.  ci hanno anche proposto il trasferimento in massa presso di loro. Noi non abbiamo mai avuto pregiudizi e ci siamo sempre confrontati in modo razionale, trasparente e serio con i nostri interlocutori. Sempre con massima collaborazione, serietà e massimo rispetto in quanto questi rappresentano per noi valori fondamentali e irrinunciabili.

Per quanto ci riguarda, se Famicord proseguirà a dare  fino in fondo dimostrazione della sua serietà e professionalità, portando a termine (come fatto fino ad oggi) tutti gli impegni assunti e condivisi in questi lunghi mesi, questo comportamento lineare sarà una importante dimostrazione della sua serietà e concretezza ed una chiave fondamentale per poter proseguire e poter riporre la nostra fiducia nei prossimi anni.

Non sappiamo se l’inventario confermerà l’esistenza di tutte le sacche in quanto anche il tribunale di hofe sottolinea che non tutto il materiale si troverebbe in varsavia. Non sappiamo se sarà confermata l’integrità di tutto il materiale in quanto dal procedimento di Ginevra sappiamo che vi erano non conformità nel laboratorio di cryo save. Sappiamo tuttavia che i dati oggettivi sono tali e che il passato non si può  cambiare. Ed è per questo motivo che quello che ci interessa è la fiducia e la serietà di chi si propone di conservare quel materiale.

Arriveranno notizie negative o poco entusiasmanti? Nel caso, in un clima di rispetto e fiducia, come siamo abituati a fare tutti noi nel nostro quotidiano, affronteremo il tutto con serietà e buon senso.

La documentazione ricevuta dai primi genitori che nelle scorse settimane avevano ricevuto le foto, è stata trasmessa a Famicord per l’avvio dei primi test. Famicord ha riferito che a breve (speriamo) invierà altra documentazione (che provvederemo a trasmettere ad altri genitori).

Se i test su cui stiamo lavorando da mesi , avranno un esito positivo (come ci auguriamo), se i genitori italiani ed europei riceveranno grazie a quei test le giuste garanzie, potremo davvero avviarci tutti quanti verso la conclusione di questa vicenda consapevoli di aver fatto il possibile per capire, per avere certezze e per decidere.

L’ultimo passaggio di questo nostro lungo cammino, cari genitori, è questo. Noi andiamo avanti con la forza di tutti coloro che hanno compreso che l’unica cosa importante, seria, utile e fondamentale in tutta questa vicenda erano , sono e saranno: “le cellule dei nostri figli”.

Se nei prossimi mesi arriveremo finalmente alla conclusione di questo lungo percorso, il merito sarà anche di chi ha saputo e voluto mantenere fede alla parola data.

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