Un importante passaggio non solo per capire quanto accaduto ma anche per decidere per il futuro.


Ringraziamo i genitori che hanno compilato il modulo per l’invio dei dati sulla consistenza delle aliquote (gli ultimi ritardatari possono ancora inviarlo entro giovedì 4 giugno).

Ora entriamo in una fase importante per tutti noi (compresi i genitori che non hanno seguito questo percorso e per tutti i genitori europei). 

Non sempre ci pensiamo, ma quando firmiamo un qualsiasi contratto (per ottenere un servizio o per acquistare un bene), noi riponiamo fiducia nella nostra “controparte”.

Con la sottoscrizione di un contratto (ed acquistando un bene o un servizio) le parti firmatarie si impegnano a fare qualcosa.

La speranza di ricevere quel qualcosa (che si chiama prestazione) sottende un investimento di fiducia nella controparte: farà quello che ha promesso? Consegnerà il bene che abbiamo acquistato? Lo farà in modo corretto? Sarà adempiente?

Questo meccanismo è alla base di ogni contratto.

In relazione ai contratti commerciali difficilmente esistono contratti gratuiti o con prestazioni senza “corrispettivo”. E questo per un motivo: ogni attività umana ha un costo, ogni procedimento ha dei costi, ogni costo deve essere coperto.

Nel nostro caso: se affidiamo la conservazione delle cellule dei nostri figli alle cure di qualcuno, quel qualcuno dovrà mantenere le cellule all’interno di tanks (che hanno un costo); tanks che occupano spazio fisico in un edificio, che necessitano di azoto liquido per mantenere vive le cellule (a -180° ca) ; che necessitano di vigilanza e di manutenzione.

Questi sono alcuni degli impegni che una società commerciale deve rispettare (ed i cui costi deve sostenere) per conservare le cellule e che necessariamente dovrà coprire. In mancanza, quella società non sarebbe in grado di adempiere alla prestazione contrattuale di conservare in sicurezza (e secondo gli standard) le cellule dei nostri figli contenute in sacche di plastica.

In vista della nascita dei nostri figli, quella fiducia era stata da noi riposta nella Cryo Save (e varie “terze parti”) con cui ciascun genitore italiano ed europeo aveva firmato (e pagato) per la crioconservazione delle cellule dei propri figli: in quella controparte avevamo riposto la nostra fiducia in quanto si presentava in modo ottimale, grazie anche ad una efficace strategia di marketing o perchè ci era stata consigliata o caldeggiata da medici, conoscienti o altri genitori.

Quello che è accaduto alla nostra controparte contrattuale lo abbiamo scoperto tra luglio e settembre del 2019 e ricostruito in questi mesi (e viene analizzato sotto i profili penali dalla procura di Ginevra; dal tribunale che segue la bancarotta del Canton Svitto (tribunale di Höfe) e probabilmente da altre autorità di svariati paesi europei).

Per tutti noi, quanto accaduto a Cryo Save, rappresenta non solo una forma di inadempimento contrattuale, ma anche una forma di tradimento di quella fiducia che avevamo in lei riposto.

Oggi, come anticipato, siamo arrivati ad un punto decisivo. La nostra originaria controparte versa in bancarotta e noi genitori dobbiamo valutare una serie di elementi per poter decidere il presente ed il futuro delle cellule dei nostri figli. E questo partendo dalla ricerca di informazioni tangibili e certe su quanto davvero accaduto a quelle cellule.

Con i test non valuteremo solamente se quanto fatto (volontariamente o meno) dalla nostra precedente controparte ha impattato  sulla conservazione del materiale biologico (e se il materiale biologico contenuto nelle sacche corrisponde a quello dei legittimi proprietari). Riflettendo attentamente, possiamo infatti considerare che con quei test valuteremo (inevitabilemente) anche la serietà e l’affidabilità della società con cui eventualmente firmeremo un contratto riponendo in quella società la nostra fiducia.

Chi oggi saprà portare a termine gli impegni assunti, dimostrerà indubbiamente la capacità e la serietà di poterli rispettare anche domani. E se il periodo di riferimento è di oltre un ventennio, la cosa diventa ancora più rilevante ed essenziale.

La fiducia nel mondo della crioconservazione è stata tradita dalla nostra vecchia controparte. Come genitori possiamo pensare di ricostruirla solo grazie a tangibili dimostrazioni di serietà, di collaborazione e di affidabilità da parte di chi si propone come nuovo soggetto in grado di proseguire quella conservazione.

I test saranno per tutti noi importanti in quanto il laboratorio sarà terzo e nessuno altererebbe i risultati sapendo che i genitori potrebbero richiedere quel materiale per usi terapeutici scoprendo – in quel modo – una differente realtà.

Fino a questo momento la società polacca ha sempre dimostrato la sua volontà e la sua determinazione e serietà nel voler portare a termine gli impegni assunti pubblicamente il 10 novembre ad Arese.

Per questo, siamo fiduciosi che anche questa cruciale fase potrà fornire elementi per poter confermare a tutti noi quella valutazione gettando- al contempo – le basi per consolidare quella fiducia che viene necessariamente richiesta per poter proseguire nella conservazione del (prezioso ed unico) materiale biologico dei nostri figli e per poter sottoscrivere un nuovo contratto.

Ora che i dati per i test sono stati raccolti, attendiamo – come da accordi – comunicazioni da parte della società polacca in merito alla consistenza della aliquote per permettere ai genitori di valutare come procedere con i test.

L’eventuale contratto – come già riferito – è stato modificato tutelando maggiormente l’interesse dei genitori. Nel momento in cui saranno avviati i test con i relativi riscontri spiegheremo nel dettaglio il funzionamento del contratto. Per il momento attendiamo i test per tutti i motivi già illustrati in più occasioni.

Avviati e conclusi i test (seguendo il programma condiviso) non avremo saggiato solo le sacche ma anche qualcosa per noi fondamentale: la possibilità di ritornare a riporre fiducia nella società che si occuperà eventualmente di conservarle.

A quel punto, ritrovati elementi tangibili per proseguire nella conservazione e ricostruita quella “fiducia” per poter sottoscrivere un nuovo contratto… non avremo motivi per non proseguire nella conservazione tramite una nuova società in forza di un nuovo contratto.

Andiamo avanti.

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