UN ALTRO PASSO IN AVANTI.

Gentili genitori,

è con piacere che vi informiamo che in queste ore abbiamo ricevuto i primi dati in merito ad alcune verifiche di HLA su alcune aliquote (per le quali i genitori avevano dato la loro disponibilità). Per i test di vitalità siamo in attesa di aggiornamenti.

Di conseguenza, stiamo attentamente valutando come procedere con la fase del prelievo salivare in virtù dell’emergenza COVID -19 in atto.

Emergenza che di fatto, rallenta e rende complessa e difficoltosa la raccolta e le gestione anche di questa fase.

Anche in Polonia ci riferiscono di una situazione emergenziale con l’adozione di misure di protezione e accessi ai laboratori fortemente limitati.

Il Laboratorio tedesco terzo da noi scelto in accordo con la società polacca per la verifica, attraversa anche lui una fase di emergenza sanitaria. E come in Italia, sono in parte concentrati nella gestione della pandemia e nelle relative verifiche di laboratorio.

UDIENZE DI GINEVRA

Comunichiamo che le udienze di Ginevra delle ultime settimane sono state riprogrammate a fine novembre ed a fine dicembre. Covid-19 permettendo, cercheremo di partecipare in quanto numerosi sono i punti ancora da chiarire in relazione ad alcuni fondamentali passaggi di questa vicenda.

Alcuni generici elementi sono stati pubblicati su un articolo di un quotidiano svizzero in lingua tedesca. Articolo che abbiamo provveduto a tradurre e rendere disponibile a tutti sul gruppo. Altri elementi sono più delicati e oggetto di ulteriori analisi e indagini. Vi informiamo che presso il laboratorio di Ginevra – dopo l’ultimo trasferimento a Varsavia – sarebbero rimasti dei frigoriferi con all’interno dei campioni di riferimento e aliquote che nessuno è stato in grado, per il momento, di recuperare ed ottenere notizie certe.

PER LE FOTO DELLE SACCHE

Per i genitori che ancora non hanno ricevuto le foto, stiamo costantemente proseguendo a richiedere le fotografie ancora mancanti che ad oggi dovrebbero essere circa un 30% del totale.

Ed anche in merito a questo punto, da Varsavia ci riferiscono che il problema è connesso alla diminuzione di personale derivante dell’adozione delle misure di contenimento Covid-19 nel laboratorio e negli uffici. Pertanto, al momento non vi sono elementi per ritenere che le foto non arriveranno o che quel materiale è andato perso.

Se mai avremo tali nefaste informazioni, saremo i primi a comunicarlo direttamente ai singoli genitori e poi all’intero gruppo (senza ovviamente indicare i nominativi dei genitori coinvolti).

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i genitori che hanno inviato il modulo dopo aver visionato le foto delle sacche ed un ringraziamento va anche a quei genitori che, una volta visionate le foto, hanno legittimamente preferito non proseguire nella fase di verifica. L’invito anche questi genitori è quello di proseguire in modo lineare ed unitario su questo cammino con la speranza di poter arrivare finalmente al termine di questo lungo cammino.

A scanso di equivoci, avvisiamo che tutti i genitori di cui abbiamo ricevuto le foto, sono stati contattati.

I genitori che hanno ricevuto le foto, una volta visionata la documentazione, hanno aderito ai test o hanno espresso la loro volontà di non partecipare.

Ai genitori che – dopo aver loro inviato le foto – non hanno fornito alcuna risposta (di adesione o di rinuncia) sono state inviate tre e-mail di sollecito e sono stati – nei giorni scorsi – contattati telefonicamente.

Chi, dopo i numerosi solleciti (in ultimo tramite telefonata diretta) non ha dato alcuna risposta, è stato, di default, considerato come rinunciatario ai test. E questo in quanto, i tempi per gestire i vari passaggi rappresentano per noi un enorme sforzo e la gestione della documentazione rappresenta un onere non indifferente da effettuarsi con la massima cautela e attenzione. Inoltre, fino a quando non ultimiamo la raccolta di tutte le decisioni di un determinato gruppo di invio, dobbiamo tenere in sospeso tutti i genitori che puntualmente hanno dato risposta.

Pertanto, abbiamo la necessita di avere da parte dei genitori la massima collaborazione ed un puntuale rispetto delle scadenze che vengono sempre fissate con ampio margine per consentire analisi, domande e decisioni.

UN TEST… NEL TEST

Come sempre evidenziato, quello che ci interessa, oltre a capire realmente quanto accaduto è comprendere se il materiale biologico contenuto in pezzi di plastica (Sacche) corrisponde a quello dei nostri figli e se è stato conservato correttamente nel corso di questi anni

E questo anche in considerazione degli eventi che hanno portato ad un fallimento da 5 milioni di Euro della Cryo Save Ag, al fallimento della Cell-Factory di Niel in Belgio e di altre complesse vicende societarie.

Dopo l’esperienza Cryo Save, quello che ci interessa come genitori è poter recuperare un minimo di fiducia nel mondo della crioconservazione. Per questo è importante verificare e constatare la serietà di chi si propone di conservare il materiale biologico per i prossimi anni portando a termine gli impegni assunti.

Un test, nel test.

Indubbiamente l’emergenza sanitaria ha impattato su questo percorso rendendo tutto più difficile e complicato non solo in Italia ma in tutta Europa. Ovviamente la speranza è che il Virus non si trasformi in un pretesto per non proseguire sul percorso di verifica e di serietà.

Per ora, un altro passo è stato fatto.

Per il momento non possiamo non rimarcare la nostra soddisfazione per aver ricevuto i primi test di verifica che confermano l’intenzione di proseguire su questo cammino e ci permetteranno, come concordato, di verificare e confrontare la corrispondenza biologica tra il materiale contenuto nelle sacche e quello dei legittimi proprietari.

Come già annunciato in tutte le occasioni, all’esito dei test confronteremo il risultato di quei dati, informeremo i genitori e, una volta resi anonimi i risultati, daremo notizia dell’esito complessivo.

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